Si sono svolti a Cerami domenica 30 luglio i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate curati dall’omonima confraternita. In mattinata dopo la messa solenne il simulacro del santo, offerto nel 1947 da Luigi Surgenti a seguito di una promessa di guerra e realizzato da Ferdinand Stufflesser, è stato accolto dal suono dell’inno a Sant’Antonio Abate, scritto dal maestro troinese Luigi Casabona e musicato dai maestri Gaetano e Luca Manuele e dallo sparo dei fuochi pirotecnici.
La processione mattutina si è conclusa con l’arrivo presso l’abbazia di San Benedetto.
Nel pomeriggio dall’abbazia di San Benedetto dopo un momento di preghiera è ripresa la processione accolta dall’immancabile inno di Sant’Antonio Abate.
La processione serale, a cui partecipano le quattro confraternite del paese con i loro abiti vessilli e gli immancabili tamburi percorre le vie della parte bassa, non sono mancati i momenti di preghiera
All’arrivo del fercolo di Sant’Antonio Abate, in corso Roma, è stato eseguito un grandioso spettacolo pirotecnico.
Suggestiva ed emozionante è stata la corsa dalla chiesa del Carmine fino al municipio. Giunti di fronte la chiesa di Sant’Antonio Abate, dopo l’atto di affidamento del superiore della Confraternita Giovanni Cocomero, si è svolta la benedizione finale del parroco e i portatori hanno accompagnato il fercolo di Sant’Antonio abate in chiesa a conclusione della lunga giornata di festa.
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