Un uomo arrestato dalla Polizia di Stato di Enna per aver violato il divieto di avvicinamento

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La Polizia di Stato della Questura di Enna, durante un servizio di pattuglia, ha recentemente arrestato un uomo accusato di aver violato una misura cautelare che gli vietava di avvicinarsi a una determinata persona.

L’allarme è stato generato dal sistema di monitoraggio del braccialetto elettronico indossato dall’uomo. Il personale di servizio è riuscito a intercettare l’individuo e a confermare che si trovava in una zona a lui proibita, essendo nelle immediate vicinanze della persona protetta, all’interno del raggio d’azione del dispositivo.

Anticipando la possibilità che l’uomo potesse avvicinarsi ulteriormente all’abitazione della persona protetta, il personale di pattuglia ha proceduto all’arresto e lo ha consegnato all’autorità giudiziaria.

La persona protetta aveva precedentemente contattato la Questura, richiedendo un ammonimento per atti persecutori nei confronti del suo ex partner, a seguito della fine della loro relazione sentimentale. Come noto, questa misura preventiva ha un effetto deterrente, alternativo alla denuncia. Se non risulta efficace, il reato diventa perseguibile d’ufficio con obbligo di arresto, come nel caso presente, che ha portato all’applicazione di una misura cautelare.

La Polizia di Stato raccomanda di non sottovalutare i comportamenti ossessivi dell’ex partner e di rivolgersi tempestivamente agli uffici di Polizia, scegliendo tra la denuncia o l’ammonimento, al fine di contrastare le condotte persecutorie che generano ansia e agitazione. È di fondamentale importanza conservare le tracce dei messaggi ricevuti su cellulari e social media, annotando accuratamente ogni elemento rilevante.



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