Un uomo originario di Nicosia completamente assolto dall’accusa di abbandono del figlio disabile

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Termina con l’assoluzione completa poiché il fatto non sussiste l’odissea durata cinque anni di un padre originario di Nicosia, ma residente per lavoro in provincia di Brescia. Il 27 ottobre è giunta dal tribunale di Brescia la sentenza di completa assoluzione dall’accusa di avere abbandonato il figlio disabile, cieco e con gravi difficoltà motorie.

I fatti si sono verificati nel 2017, mentre l’uomo si stava separando dalla moglie, originaria di Gagliano Castelferrato. Un pomeriggio, quando il padre doveva iniziare il turno di lavoro da operatore sanitario, ha portato il figlio nel palazzo dove vivevano la moglie e lo zio di lei, a Roncadelle in provincia di Brescia. Visto che la donna non era in casa, ha accompagnato il figlio dal prozio, al quale lo ha affidato in attesa del ritorno della donna. Qualche tempo dopo, alla porta di casa del padre si sono presentati i carabinieri per notificare all’uomo una denuncia per abbandono di incapace, reato punibile fino a cinque anni di carcere, con pene aumentate per i genitori.

Finalmente, dopo cinque anni di attesa, nei giorni scorsi è stata scritta la parola fine alla vicenda: la ex moglie dell’uomo ha sempre raccontato che il figlio era stato lasciato da solo sul pianerottolo. lI giudice Federico Lodi ed anche il pubblico ministero Antonio non hanno creduto alla versione della donna riscontrando diverse contraddizioni nel suo racconto.

 


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