Gestione rifiuti a Nicosia. Prorogato l’affidamento del servizio, il consiglio comunale deciderà sulla società in house

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Il primo novembre 2015 entrò in vigore il contratto tra il Comune di Nicosia e la Ati costituita dalla capogruppo Multiecoplast di Torrenova e dalla mandante Gilma Srl, per il servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti nell’ambito del territorio comunale. La scadenza del contratto è avvenuta il 30 ottobre 2022.

Con una delibera di giunta del 28 ottobre 2022, l’amministrazione comunale di Nicosia aveva approvato la proroga tecnica del contratto, temporaneamente con la stessa ditta, fino al 30 giugno 2023. Il servizio presenta infatti tutti i requisiti del servizio pubblico essenziale, incompatibile con qualsivoglia ipotesi di sospensione o d’interruzione per gli inconvenienti igienico sanitari che ne deriverebbero alla comunità, per cui la proroga era concessa esclusivamente al fine di evitare l’interruzione del pubblico servizio per il solo tempo necessario a consentire l’avvio della nuova modalità di gestione con la costituzione di un nuovo vincolo contrattuale.

Con una delibera di giunta del 24 ottobre 2022 l’amministrazione comunale di Nicosia aveva affidato alla società Centro studi area sud di Roma uno studio di fattibilità per la gestione in house del servizio. Lo studio effettuato dimostra che il modello organizzativo della gestione in team risulta molto efficiente. In particolare, la gestione attraverso i privati non risulta la scelta più idonea in quanto risente della differente logica con la quale le imprese approcciano ai servizi. I privati, infatti, perseguono come obiettivo principale quello della realizzazione del massimo profitto.

L’amministrazione comunale di Nicosia intenderebbe proseguire nell’iter di creazione di una società a responsabilità limitata a totale partecipazione pubblica (del Comune) che ha lo scopo di operare unicamente per l’Ente locale. Tale tipo di società risulta uno strumento già diffuso negli enti locali, provinciali o regionali, e non solo in Italia.

La competenza sulla gestione del servizio di igiene ambientale è del consiglio comunale, questa decisione richiede l’adozione di atti propedeutici con un complesso iter procedurale ben definito anche nelle tempistiche e con la richiesta di pareri da parte di organi sovracomunali. Lo studio di fattibilità commissionato dall’attuale amministrazione comunale è solo un primo passo verso la costituzione della società in house.

In vista dell’imminente scadenza della proroga la giunta comunale con la delibera 89 del 12 giugno 2023 ha deciso di prorogare di sette mesi, ovvero fino al 31 gennaio 2024, il contratto di gestione del servizio di igiene ambientale all’attuale ditta, in attesa che il consiglio comunale decida sulla costituzione della società in house.



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