ImpavidArte, conclusa la fase di raccolta del concorso artistico letterario

Condividi l'articolo su:

Si è conclusa la fase di raccolta del concorso artistico letterario “Impavidarte – la biennale della cultura 2018/2019”, la “scommessa culturale” che è stata proposta dalla famiglia Calò, l’associazione TeleNicosia, l’Istituto di Ricerche Sociologiche e di Studi per l’Alta FormazionePolo Universitario di Nicosia e il Rotaract club di Nicosia.

A dire il vero, la conclusione ufficiale di questa fase, da bando, era stata fissata al 31 Dicembre 2018, ma ovviamente, dato che le opere sarebbero potute pervenire anche via posta e quindi con il timbro postale “prova” dell’invio antecedente alla data di scadenza, si è deciso di aspettare un congruo numero di giorni prima di ufficializzare il numero di partecipanti. E il numero è pressoché mastodontico: 881 opere!

Un numero gigantesco, soprattutto se si tiene in considerazione le esperienze precedenti di cui Impavidarte è frutto e che, per numero di partecipazioni, pur mettendoli insieme non si arriverebbe neppure alla metà di questo risultato.

Le opere provengono da tutta Italia, con una percentuale dalla Sicilia buona ma non preminente, rappresentato circa il 10% del totale, fatto incontrovertibile che testimonia un premio a carattere Nazionale e, per quanto riguarda la cinematografia, a carattere internazionale con qualche cortometraggio pervenuto ad opera di registi stranieri. Ovviamente, si potrebbe sospettare, che si stiano dando i “numeri” così senza produrre alcuna prova. Per la massima trasparenza, infatti, a breve si pubblicheranno i titoli delle opere partecipanti, ovviamente in forma anonima per quanto riguarda gli inediti, anche perché il giudizio della giuria deve avvenire con opere anonime, mettendo invece il nome dell’autore in quelle sezioni in cui l’anonimato decade per ovvie ragioni (in un romanzo edito partecipante alla sezione 9 del concorso è ovvio che, anche volendo coprire il nome sulla copertina, sarebbe come un “segreto di Pulcinella” in quanto ormai, forniti di internet, chiunque, mettendo nei motori di ricerca il titolo dell’opera o anche qualche rigo del testo, potrebbe benissimo risalire all’autore).

La Commissione sta effettuando il primo taglio anche per rendere alla giuria il lavoro più snello. La giuria è composta da diverse personalità della cultura e della società civile, con molti giovani e, novità di questa edizione, sotto due forme: la giuria classica e il comitato di lettura.

La giuria classica, formata da un numero di giurati che valutano l’opera singolarmente mentre il comitato di lettura, composto da più persone, che valuta in gruppo la determinata opera. Ovviamente i giudizi terranno conto di questa differenza e quindi avranno dei pesi differenti.

Ben 3 sezioni, inoltre, hanno superato quota 100 per numero di opere, ovvero la poesia inedita che si è attestata ad un soffio da quota 300 (295 per la precisione), il premio Calò, ovvero la sezione dedicata alle opere pittoriche e fotografiche, che, ancor più delle poesie si è attestata ad un soffio da quota 200 (con 199 opere per la precisione) e il premio TeleNicosia, premio per le opere cinematografiche, che si è attestato a quota 112.

Un’altra novità che le esperienze pregresse non avevano mai contemplato è la sezione dedicata al mondo della musica che con la sua ventina di opere ha avuto un discreto battesimo del fuoco. Novità anche l’introduzione dei “partner culturali” ovvero case editrici o cinematografiche che hanno sostenuto la scommessa culturale facendo partecipare diversi loro autori.

Ben cinque case editrici (in ordine di data di adesione: Associazione Akkuaria, Casa Editrice Kimerik, Carello Edizioni, Antipodes, Argento Vivo Edizioni) ed una casa cinematografica (la Prem1ere film) hanno aderito a questa iniziativa, quasi un impegno comune nel nome della promozione della Cultura. Una Cultura, questo l’intento degli organizzatori, libera scevra da qualsivoglia monopolio (editoriale, cinematografico, musicale…) dove ognuno che vuole esprimersi può farlo liberamente, con la certezza di essere letto e apprezzato. Una sorta di moderno Davide contro il Golia dell’indifferenza e dei grandi nomi che soffocano gli indipendenti e i liberi da qualsivoglia gioco di potere.

Le serate di premiazione, con questo spirito, saranno ben due, ma non vi anticipiamo nulla.

Da oggi il premio entra in questa nuova fase in cui si evolverà giorno dopo giorno per poi raggiungere il proprio acmè in quella fase di premiazione. E noi vi terremo sempre aggiornati (sia qui che sul sito ufficiale del concorso impavidarte.altervista.org).

 

 

 


Condividi l'articolo su: