In provincia di Enna celebrata la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri

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In provincia di Enna, l’Arma dei Carabinieri il 21 novembre ha commemorato l’82° anniversario della storica Battaglia di Culqualber, la “Giornata dell’Orfano” e la patrona Virgo Fidelis.

La cerimonia principale si è svolta nel capoluogo presso la Chiesa di San Leonardo in Montesalvo, dove frà Domenico Gulioso ha celebrato una Santa Messa, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei carabinieri in servizio e in quiescenza dell’A.N.C. Celebrazioni simili sono state condotte dalle rispettive Compagnie Carabinieri a Nicosia, presso la chiesa di Santa Maria Maggiore, e a Piazza Armerina, nella chiesa di Sant’Antonio.

Al termine della funzione a Enna, il colonnello Angelo Franchi, comandante provinciale, ha espresso il suo ringraziamento ai Frati francescani del Convento di Montesalvo per l’ospitalità e ha ringraziato per la partecipazione il prefetto di Enna, Maria Carolina Ippolito, il questore Corrado Basile e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Fulvio Marabotto.

Il colonnello Franchi ha sottolineato l’importanza di questa giornata, evidenziando che l’Arma dei Carabinieri celebra tre aspetti fondamentali: religioso, storico e sociale.

Il 21 novembre assume particolare significato, poiché oltre a essere la data in cui la Chiesa ricorda la Presentazione di Maria Vergine al Tempio, è anche il giorno in cui l’Arma celebra la Virgo Fidelis, patrona ufficiale dal 1949. Papa Pio XII proclamò Maria “Virgo Fidelis” Patrona dei Carabinieri l’8 dicembre 1949, fissando la celebrazione della festa proprio il 21 novembre.

La giornata commemora anche la conclusione della Battaglia di Culqualber, avvenuta il 21 novembre 1941, durante la quale l’Arma dei Carabinieri ricevette la Medaglia d’oro al Valore Militare. Questo scontro segnò l’atto finale della presenza italiana in Africa Orientale, con intense resistenze contro l’avanzata inglese e sacrifici notevoli da parte del Gruppo Carabinieri. La battaglia, durata quattro mesi, si concluse con la caduta del presidio il 27 novembre, segnando la fine della guerra in Africa Orientale.



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