Operazione antidroga “Retiarius”: azzerata dalla Polizia di Stato una rete di spaccio di stupefacenti che affluiva a Piazza Armerina – VIDEO

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All’alba del 23 luglio la Polizia di Stato, ed in particolare la Squadra Mobile di Enna ed il Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, a conclusione di un’articolata e complessa attività investigativa, coordinata brillantemente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, ha proceduto con la collaborazione della Squadra Mobile di Catania, della Polizia Scientifica, della Digos, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dei Commissariati di Leonforte e Nicosia, ed altre articolazioni della Questura di Enna, della Polizia Stradale, nonché del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale di Palermo e delle Unità Cinofile Antidroga della Questura di Palermo, ad eseguire 24 misure cautelari, arrestando 14 soggetti, ed effettuare delle perquisizioni delegate nei confronti sia degli arrestati che degli altri destinatari di misura cautelare, tutti indagati per reati inerenti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti e, nello specifico, marijuana, hascisc e cocaina. I soggetti erano residenti a Piazza Armerina, Valguarnera, Barrafranca, Catania, Ramacca e San Cono.

Le indagini hanno riguardato anche diversi soggetti all’epoca minorenni, indiziati di varie condotte di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, anche in concorso con gli indagati maggiorenni, per i quali i poliziotti hanno eseguito, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, delle perquisizioni e contestuale notifica dell’informazione di garanzia.

In particolare, l’attività investigativa svolta dai poliziotti consentiva di accertare una ramificata ed attiva rete di soggetti, che, tra la fine del 2016 ed il primo semestre del 2017, operava tra Piazza Armerina, i centri limitrofi e la provincia di Catania, dedicandosi all’acquisto, al trasporto, alla detenzione ed alla commercializzazione di ingenti quantitativi di marijuana, hascisc e cocaina. L’indagine si è protratta per circa 9 mesi, periodo in cui sono stati effettuati numerosi arresti per tentare di disarticolare i vari gruppi di spacciatori e “interrompere” i canali di approvvigionamento dello stupefacente che giungeva nel “florido mercato illecito” di Piazza Armerina, acquisendo per alcuni indagati, peraltro, ulteriori riscontri della prosecuzione della loro attività illecita fino alla scorsa primavera.

L’attività info – investigativa, consentiva di individuare i principali “spacciatori” di queste sostanze fra i soggetti destinatari della misura cautelare ed altri già noti poiché più volte arrestati, anche in flagranza di reato, per delitti connessi al traffico di stupefacenti. Veniva pertanto avviata una articolata attività di indagine, con intercettazioni telefoniche e tra presenti, nonché attività di osservazione anche con video sorveglianza, attraverso i quali si faceva luce sullo spaccio di sostanze stupefacenti nella città armerina. Dalle indagini emergeva come gli indagati pianificassero logisticamente le operazioni di approvvigionamento dello stupefacente; ne curassero dettagliatamente il trasporto; ne destinassero l’utilizzo attraverso l’attività di spaccio al dettaglio; il volume d’affari ragguardevole era tale da consentire ai vari indagati di sostenersi e di mantenere un buon tenore di vita.

Le indagini consentivano di scoprire i “canali di approvvigionamento”, che venivano individuati, fra gli altri, nei “catanesi” P. M. A., donna, I. G. e D.F.; nei pregiudicati di Ramacca S. V. e C. D., nel pregiudicato D. M. di San Cono.

Il quadro probatorio veniva ulteriormente arricchito dai numerosi sequestri, di sostanze stupefacenti, armi clandestine e, per alcuni, beni di provenienza illecita, operati dai poliziotti.

Il pubblico ministero titolare delle indagini, valutati gli esiti dell’attività investigativa (esplicata, si ripete, anche con operazioni tecniche di video sorveglianza dell’aree di spaccio, intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltreché decine di servizi sul territorio, che hanno portato ad oltre 20 numerosi arresti in flagranza, 31 sequestri di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hascisc e cocaina – per circa 6 kg – e decine di contestazioni agli acquirenti per uso personale di stupefacenti) avanzava al  Gip presso il Tribunale di Enna richiesta di ordinanza di misura cautelare, che veniva accolta, con conseguente emissione di otto provvedimenti cautelari in carcere a carico del 22enne Ignazio Barbera, il 42 enne Ettore Cartia già detenuto, il 21 enne Filippo Castoro, il 56 enne Felice La Spina, il 23 enne Filippo Lingenti, il 35 enne Fabio Nicotra, il 36 enne Alessio Sarda e il 29 enne Alex Treno. Sono stati posti agli arresti domiciliari sei soggetti: il 24 enne Andrea Calà Palmarino, il 28 enne Dennis Castoro, il 28 enne Santi Giuseppe Ciancio, il 22 enne Umberto Milazzo, il 21 enne Ambrogio Tagliarino e il 38 enne Andrea Treno. Altri 8 soggetti sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con la prescrizione di rendersi reperibile per i controlli presso le rispettive abitazioni dalle 22 alle 7 e altri due soggetti sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Tutti sono indagati, a vario titolo, per detenzione illecita di stupefacenti in quantità tali da non apparire destinata ad un uso personale. Gli indagati offrivano, mettevano in vendita, cedevano, distribuivano, commerciavano, trasportavano, procuravano ad altri, consegnavano, vendevano, quantitativi vari di marijuana, hascisc e cocaina. Talvolta anche con l’aggravante di offerta e cessione effettuata in favore di minori o in prossimità di scuole, comunità giovanili, caserme, strutture per cura e riabilitazione dei tossicodipendenti.

Nel corso delle perquisizioni, si è proceduto al sequestro di alcuni quantitativi di sostanza stupefacente, in particolare 9 grammi di marijuana. I soggetti trovati in possesso di questi quantitativi venivano deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

 


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