A Capizzi, l’Ordine dei Cavalieri di Malta ha consegnato diplomi e medaglie di benemerenza per la campagna pro Ucraina

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L‘Ordine dei Cavalieri di Malta rimane fedele ai suoi principi ispiratori che sono sintetizzati nel binomio “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum“, ovvero la difesa della fede e il servizio ai poveri e ai sofferenti, che si concretizzano attraverso il lavoro volontario di dame e cavalieri in strutture assistenziali, sanitarie e sociali.

Esso si impegna a vivere continuamente l’ideale che il fondatore, il beato Gerardo Sasso, volle realizzare donando la sua vita nel servizio dei “Signori, poveri di Nostro Signore”. Infatti l’Ordine, seguendo Cristo, si fa carico di un servizio costante ai poveri e ai malati, incontrando il Signore Gesù nel volto di ogni fratello che si trovi nel bisogno e in ogni mano che si protende in cerca di accoglienza.

È per questo che l’Ordine di Malta è stato ed è in prima linea in Ucraina per portare aiuto agli sfollati e profughi, dove sta reagendo con grande sforzo e impegno a quello che sta succedendo.

La tragica situazione che stiamo attraversando, con una guerra in corso nel cuore dell’Europa, ha visto e sta vedendo una risposta forte e corale da parte di tutte le strutture dell’Ordine di Malta. In primo luogo all’interno dell’Ucraina – dove il coraggio e l’impegno dei volontari è encomiabile – e nei paesi vicini che immediatamente sono intervenuti con molteplici attività di assistenza in favore dei profughi. Numerose associazioni hanno inoltre contribuito enormemente con fondi e beni provenienti dall’Europa e da oltreoceano, nel vero spirito dell’ Ordine.

Il lavoro svolto da tutti i volontari dell’ordine di Malta per aiutare i rifugiati ucraini incarna i valori di solidarietà cristiana.

Per questo,  domenica  20 agosto, presso il Santuario di San Giacomo Maggiore Apostolo, in Capizzi, durante la Santa Messa solenne, celebrata da  don Antonio Cipriano, arciprete e cappellano magistrale della delegazione di Messina, si sono tenute le consegne  dei diplomi e le relative medaglie di benemerenza della campagna pro Ucraina, per ricompensare quanti si sono particolarmente distinti per azioni benefiche, di aiuto e di solidarietà durante il periodo relativo allo scoppio della guerra.

Luca Longo e Vanessa Todaro

La Redazione aggiunge…

Un atto di solidarietà universale

La Campagna Pro Ucraina ha dimostrato che la solidarietà non conosce confini geografici. Da Capizzi fino all’Ucraina, il legame umano che collega queste comunità lontane è stato esemplificato da questa iniziativa. Le azioni di beneficenza e il sostegno mostrato hanno superato le barriere culturali e linguistiche, dimostrando che l’empatia e l’aiuto reciproco sono universali.

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Gli individui e i gruppi che sono stati riconosciuti con i diplomi e le medaglie di benemerenza rappresentano i veri eroi del quotidiano. L’impegno dimostrato in un momento di crisi non solo ha fornito aiuto pratico, ma ha anche inviato un messaggio di speranza a coloro che erano nel bisogno. Questi volontari sono diventati una fonte di ispirazione per la loro comunità e oltre, dimostrando che un piccolo gesto di gentilezza può avere un impatto duraturo.

Un simbolo di continua dedizione

La cerimonia di consegna delle medaglie e dei diplomi rappresenta solo un passo in questo percorso di solidarietà. L’impegno verso l’Ucraina e verso coloro che sono stati colpiti dalla guerra deve continuare. Questo evento non è solo un riconoscimento del passato, ma anche un impegno per il futuro. Sottolinea la responsabilità di ciascuno di noi nel contribuire a costruire un mondo in cui la compassione e il sostegno reciproco siano sempre presenti.

Un messaggio di speranza

Mentre il mondo affronta sfide complesse e talvolta travolgenti, storie come quella di Capizzi ci ricordano che l’umanità è in grado di risplendere anche nelle situazioni più oscure. La consegna dei diplomi e delle medaglie di benemerenza è stata una celebrazione di ciò che è possibile quando le persone si uniscono per un obiettivo comune: alleviare le sofferenze altrui e diffondere un messaggio di speranza.

In un mondo spesso distratto da divisioni e conflitti, gesti di generosità come questo ci ricordano che l’amore e l’aiuto reciproco sono i veri pilastri su cui costruire una società migliore. La cerimonia di Capizzi rimarrà come un faro di luce, un simbolo tangibile che, anche nei momenti più difficili, l’umanità può rispondere con compassione, solidarietà e speranza.

 

 

 


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