Assoconsumatori – Asso-Consum in audizione all’ARS sul costo dell’acqua in provincia di Enna

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Il 25 luglio, su convocazione del presidente della IV commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, onorevole Giuseppe Carta, si è tenuta una audizione per discutere dei costi dell’acqua in provincia di Enna, esorbitanti secondo la nostra visione, primi in Sicilia e in Italia.

All’incontro era presente l’assessore Di Mauro in rappresentanza del governo regionale che ha sottolineato la sensibilità per tale tema. Dopo aver sentito altre associazioni, la presidenza della Commissione ha dato la parola allo scrivente che in nome dei Consumatori – Asso-Consum provinciali ha ringraziato l’onorevole Carta per la convocazione chiedendo di poter produrre delle memorie scritte sulla vita, dal 2004 ad oggi, di Acquaenna, gestore del servizio idrico, vincitore di una gara a ribasso d’asta che invece è stata affidata a chi aveva fatto una offerta superiore e, quindi, più costosa per i cittadini. Il tutto con l’avallo della politica provinciale rappresentata dall’allora presidente della provincia Cataldo Salerno.

Come sempre abbiamo espresso le nostre perplessità sull’inserimento in bolletta delle “famose” partite pregresse che pur essendo dichiarate non dovute dall’ordinanza della Cassazione n. 17959/2021, vengono inserite in bolletta e pagate dai cittadini che non hanno avuto la determinazione di impugnare quelle fatturazioni di fronte al giudice di pace ed al giudice del Tribunale di Enna che facendo propria l’ordinanza della Cassazione ha dato ragione ai cittadini ricorrenti.

E’ stato sottolineato come in questi primi quindici anni, scaricando sulla fatturazione dei cittadini il costo di 40 milioni di euro di lavori, si sia arrivati a pagare 4.50 euro al metro cubo, mentre nel prosieguo dei prossimi 15 anni, dovendo scaricare sui cittadini lavori per 173 milioni di euro, il prezzo sarà quasi sicuramente decuplicato, raggiungendo cifre astronomiche da primato mondiale, forse, oltre le 10 euro a metro cubo.

L’assessore regionale Di Mauro per primo ed il vice presidente della commissione, onorevole Bernadette Grasso, in seconda battuta, richiamando la legge Galli 36/94 hanno, a chiare lettere, sottolineato che la responsabilità di tali situazioni sono da ascrivere all’ATI e quindi a tutti i sindaci dell’intera provincia che negli anni si sono susseguiti. I costi del servizio sono determinati dai sindaci che contrattano all’ingrosso il prezzo della materia prima, in questo caso l’acqua, con Sicilia Acque, società gestore delle acque siciliane, rappresentata alla convocazione dal presidente e dal direttore che hanno sottolineato come l’aggravarsi dei costi non sia imputabile a loro in quanto il prezzo della tanto cara materia prima, risulta bloccato da oltre 10 anni.

L’onorevole Grasso accogliendo le memorie presentate, richieste anche dall’assessore Di Mauro, ci ha ringraziati per la presenza che noi ritenevamo indispensabile vista la delicatezza della problematica. La seduta si è conclusa con i ringraziamenti della presidenza alle ore 13.45.

Pippo Bruno



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