La sezione Fidapa di Cerami dona dispositivi medici e accessori estetici per il benessere della donna

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Ancora e sempre di più l’associazione Fidapa di Cerami, costituita nel 2013 per volere di Vittoria Leanza Schillaci, donna di grande temperamento, continua a farsi carico di attività fortemente propositive e impegnative per promuovere, a beneficio della collettività, lo sviluppo di una cultura tesa alla parità di genere e professionale per le donne che lavorano nel campo delle arti, delle professioni, degli affari, affinché esse stesse fossero coscienti delle loro capacità e del loro valore.

Undici anni di associazionismo sono lunghi da ricordare e tante sono le attività proposte, con gradualità, e realizzate dal club service femminile della piccola cittadina ennese.

Ciò grazie alla cura illuminata delle presidenti che si sono avvicendate alla guida della sezione Fidapa: Vittoria Leanza Schillaci, Maria Teresa Caccetta, Susan Newman, Alessandra Triani, Lavinia Pirrone, Maria Michela Trovato, presidente in carica.

Ovviamente e doverosamente, gratitudine e riconoscenza vanno date all’instancabile collaborazione di tutte le socie fidapine, nessuna esclusa, orgogliose per l’operosità e per gli obbietti raggiunti nel campo della solidarietà, in difesa dei diritti umani, a sostegno della parità di genere, intesa in senso pieno, come parità tra uomo e donna, contro ogni forma di discriminazione, coercizione, abuso e violenza.

Tra le più recenti iniziative, sotto l’attuale presidentessa, avv. Maria Michela Trovato, ci piace ricordare:

  • la giornata dell’8 marzo dedicata, in occasione della festa della donna, alla campagna di informazione e prevenzione dei tumori con la possibilità di fare un test screening offerto gratuitamente a cura dell’Asp di Enna;
  • un Flash Mob “Passi di solidarietà”, per dire no alla violenza, in particolare sulle donne;
  • salotto letterario con la presentazione del libro “Madonne con la polaroid”, della scrittrice Concetta Rundo;
  • concerto di beneficenza “Quelli Che Non”, tributo a Fabrizio De Andrè;
  • la rappresentazione sacra de “La Passione secondo Maria”, messa in scena nella chiesa Sant’Antonio Abate dalla compagnia teatrale “I viandanti” di Troina.

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Senza poter esaurire il ricordo delle iniziative, tutte animate da vivo fervore, vogliamo sottolineare la giornata “speciale” ed emozionante di ieri 7 maggio, segnata, a chiusura del progetto “Non solo 8 marzo”, dalla consegna al reparto di senologia dell’ospedale Umberto I° di Enna di 13 parrucche, 6 caschi per la chemioterapia e 5 turbanti per mimetizzare la perdita di capelli.

Oltre ad un cospicuo gruppo di socie fidapine, coinvolti nel gesto donativo i medici dirigenti, specialisti e collaboratori sanitari dell’area ospedaliera, che attraverso la senologa, dott.ssa Teresa Bizzini, si sono congratulati per l’iniziativa e le battaglie portate avanti dall’associazione ceramese in difesa dell’universo femminile.

La presidente, Maria Michela Trovato, ha evidenziato: “È per noi motivo di grande orgoglio aver potuto realizzare questo nostro progetto, intitolato “Non solo 8 marzo”, per una maggiore consapevolezza e attenzione verso la prevenzione tumori, al fine di aiutare e tutelare i livelli di salute di noi donne e dei nostri familiari, ma anche, a mezzo delle donazioni offerte al presidio ospedaliero, poter affrontare e superare con serenità un momento avverso della vita”.

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La past president, Alessandra Tricani ha voluto sottolineare lo scopo che ha spinto la Fidapa di Cerami a volere “stare vicino a quelle donne che affrontano i trattamenti chemioterapici e quanto devastante possa essere per loro la perdita dei cappelli: è una sofferenza psicologica aggiuntiva alla malattia”.

In conclusione è stata ricordata, la capacità professionale e pronta disponibilità della equipe, servizio screening dell’Asp di Enna, coinvolta nella campagna di informazione sul territorio di Cerami, attraverso la proficua sensibilizzazione della dott.ssa Teresa Bizzini, dott.ssa Ornella Blanca, dott.ssa Maria Faulisi (ginecologa), Antonella Raspanti (ostetrica), dell’assistente sociale, Giusy Picone.

Si è trattato certamente di un’iniziativa di grande mobilitazione sociale, culturale, tecnico sanitaria.

Carmelo Loibiso



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