La tavolata di San Giuseppe a Piazza Armerina: una tradizione che nutre l’anima e il corpo – VIDEO

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È giunto ormai alla sua diciottesima edizione il tradizionale allestimento a Piazza Armerina della cd “Tavolata di San Giuseppe” presso la sede del Nobile Quartiere Monte Mira, in via Floresta, che celebra la generosità e la devozione della comunità nei confronti del Patriarca. Quest’anno, come sempre, gli altari delle tavolate sono stati allestiti con scrupolosa cura, mostrando con orgoglio le pietanze preparate e offerte dalle famiglie dei fedeli, insieme agli operatori della distribuzione alimentare e ai panificatori locali.

Nella giornata del 18 marzo, i fedeli si sono riuniti in preghiera dinnanzi all’altare, partecipando alla veglia in onore del Patriarca San Giuseppe, animata da mons. Antonino Scarcione, in presenza delle suore della Sacra Famiglia,  con letture liturgiche, che hanno immerso i presenti in profondo senso di spiritualità,.

Il 19 marzo, fedeli, provenienti non solo da Piazza Armerina ma anche da oltre i confini cittadini, si sono radunati per visitare l’altare dedicato a San Giuseppe. La rappresentazione del pranzo della Sacra Famiglia, avvenuta a mezzogiorno, ha dato vita a un momento di riflessione e di comunione ancora più intenso.

Dopo la solenne benedizione della tavolata, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere riflessioni sulla figura del Patriarca, grazie alle letture a cura di don Alessio Aira e Mons. Antonino Scarcione. Ma il culmine della giornata è stato rappresentato dall’apertura della degustazione delle vivande, a partire dalle 18:30. Un gesto simbolico di generosità che permette a chiunque di assaporare e portare con sé un po’ del cibo offerto sulle tavolate, in un atto di condivisione e solidarietà che va al di là delle differenze sociali e culturali.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Nino Cammarata per la tradizione secolare così splendidamente conservata nel tempo dal Nobile Quartiere Monte Mira, che  non solo nutre il corpo con prelibatezze culinarie, ma anche l’anima, rafforzando il legame comunitario e la fede dei partecipanti.

Maria Teresa La Via



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