Sindacato SNALV: appello per la tutela dei lavoratori dei percettori del Reddito Minimo di Inserimento nella legge di bilancio regionale siciliana

Manuel Bonaffini Snalv
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L’organizzazione sindacale, SNALV (Sindacato Nazionale Lavoratori del Voucher), ha accolto con favore l’annuncio del governatore della Regione siciliana, Renato Schifani, e dell’assessore regionale al Bilancio, Marco Falcone, riguardo all’avvio dell’iter per l’approvazione del documento finanziario regionale rispettando i tempi stabiliti dalla normativa vigente. Tuttavia, l’associazione sindacale ha sollevato una questione cruciale riguardante la mancanza di provvedimenti a favore dei lavoratori dei percettori del Reddito Minimo di Inserimento (RMI) nella progettata legge di bilancio.

Secondo quanto comunicato dallo SNALV, la giunta regionale siciliana ha mostrato attenzione e impegno nei confronti degli storici lavoratori degli enti locali e degli operatori inclusi nei bacini ASU e PIP, assegnando loro adeguate risorse finanziarie per garantire la loro stabilizzazione. Tuttavia, una grave omissione sembra essere stata commessa nei confronti dei lavoratori dei percettori del RMI, anch’essi storici e altamente impegnati nell’ambito della pubblica amministrazione e degli enti locali.

L’organizzazione sindacale ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal governo Schifani e dall’onorevole Falcone, ma ha sottolineato che i lavoratori dei percettori del RMI meritano altrettanta considerazione e tutela. Questi lavoratori, che svolgono mansioni essenziali all’interno degli enti locali, versano in una condizione di precarietà che perdura da oltre 20 anni senza una soluzione definitiva.

L’unica modifica significativa apportata alla loro situazione negli ultimi anni è stata un modesto adeguamento del loro salario minimo ai valori Istat, con un aumento di appena 30 euro al mese, sommati ai 270 euro mensili per 80 ore di lavoro. Questi aggiustamenti non sono sufficienti a garantire una vita dignitosa per questi lavoratori, secondo lo SNALV.

Il sindacato ha sottolineato la necessità urgente di trovare soluzioni adeguate per questa vertenza che lascia i lavoratori senza certezza e speranza per il loro futuro. In particolare, si è richiesta una modifica o la soppressione della legge regionale 5/2005, che è stata descritta come una legge ingiusta e gravida di vincoli a svantaggio dei lavoratori.

La battaglia sindacale condotta dallo SNALV si propone di evitare la cessazione di un’esperienza lavorativa fondamentale e di garantire una vita dignitosa a oltre mille lavoratori che sono principalmente concentrati nelle aree provinciali di Caltanissetta ed Enna. Lo SNALV ha concluso il suo appello invitando il governo regionale a considerare con attenzione la situazione dei lavoratori dei percettori del RMI nella prossima legge di bilancio, al fine di garantire equità e giustizia per tutti i lavoratori siciliani.



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