Villadoro, Gli altari di San Giuseppe al tempo della Pandemia. Una festa digitale

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Ieri si è celebrata la festa di San Giuseppe “on line” a Villadoro, con l’allestimento di altari nelle case dei devoti, che poi hanno condiviso le immagini nei social, e nel gruppo “Villadoresi nel mondo” non potendo diversamente festeggiare insieme e pubblicamente a seguito delle disposizioni normative vigenti.

La comunità tutta si è raccolta in preghiera nelle proprie case, recuperando un uso più intimo e arcaico, che si era perso nelle recenti tavolate pubbliche.

Quest’anno la tradizione si è mantenuta grazie ad internet, la condivisione è avvenuta socialmente e virtualmente, si è deciso tutti insieme di usare attraverso altre e nuove modalità che non hanno impedito, questo luogo di sentirsi parte di un unico spirito chiamato: umanità. Umanità che permane viva nei piccoli centri come questo.

Le persone hanno condiviso a distanza esperienze comuni, la festa c’è stata, ancora una volta e si è provato attraverso un “like “ e un commento “amen” ad essere vicini al prossimo, perché si rimane, oltre al virtuale, persone reali legate ai valori più semplici come quelli della : famiglia , del lavoro e della terra; valori che si rifanno al santo Patriarca San Giuseppe.

Infatt,i grazie al gruppo Villadoresi nel mondo anche chi si trovava fuori dal paese ha condiviso, una immagine o un pensiero, stringendo a sé persone lontane che però attraverso gesti e ricordi tramandati nel tempo si sono ritrovate, a distanza, tutte sedute con il pensiero allo stesso tavolo, vicino allo stesso altare e riuniti tutti con la promessa:” che si impegneranno nel loro piccolo affinché passi questo momento e si potrà fare un’unica grande festa”, quella che ci vede vicini gli uni vicini agli altri, come era è e sarà.

In particolare è stato allestito un altare presso il centro residenziale società cooperativa sociale “Esmeralda”, che ha visto gli operatori realizzare un altare dal valore speciale: incoraggiare chi resta a fianco degli ultimi e offre le proprie fatiche a chi ha più bisogno.

Non è mancato nemmeno il canto di San Giuseppe, ed alle diciassette è stato cantato a distanza tramite diretta fbk.

La giornata di ieri si è conclusa nel più classico dei modi: W san Giuseppe, proteggici e dacci provvidenza!

Francesca Sforza

 

 

 

 

 

 


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