Gioco pubblico, il mercato online conferma il trend. Torna anche la filiera terrestre

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I dati parlano chiaro: nel corso del 2023, il settore del gioco d’azzardo pubblico e legale, in Italia, ha continuato a crescere, confermando il trend positivo degli ultimi anni.

A trainare il comparto, come si può leggere su Casinosicuro.it, è soprattutto il gioco a distanza, che durante lo scorso anno ha fatto registrare oltre 2 milioni di utenti attivi ogni mese, con una media di circa 3 milioni di account utilizzati mensilmente e circa 500 mila nuovi account aperti. A crescere sono sia i giocatori attivi che il numero di account aperti sui casinò online italiani e su altre piattaforme, nonostante piccoli momenti di calo, come quelli tra febbraio e luglio, e un picco negativo a luglio, seguito però da una netta ripresa ad agosto, quando l’inizio della nuova stagione sportiva ha dato nuova linfa al giro d’affari del gambling.

Le statistiche pubblicate da Casinosicuro.it evidenziano poi una tendenza particolare, quella del fenomeno dei giocatori multi-account: è in crescita, infatti, il fenomeno per cui gli utenti aprono diversi conti su diverse piattaforme, a confermare una maggiore volatilità dei giocatori, che si spostano tra i diversi operatori in base alle offerte disponibili. È così che si arriva a un aumento costante dei nuovi account nel 2023, con una crescita che assesta il gioco online sui 73 miliardi di raccolta complessiva, al fronte di 136 miliardi totali dell’intero pacchetto gambling. “136 milioni corrispondono alla raccolta – ha precisato Roberto Alesse, Presidente dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato – ma al netto delle vincite che tornano nelle tasche dei giocatori, la spesa è di circa 20 miliardi. Non ci sono studi comparati, ma posso dire che il nostro sistema ha dati certificati, a differenza di altri Paesi, dove peraltro non ci sono controlli paragonabili ai nostri”.

Se il gioco online cresce, quello terrestre non è da meno. Una buona notizia per un comparto che ha pagato un prezzo altissimo durante la pandemia e che invece adesso torna ai livelli pre Covid 19. Nel corso dello scorso anno, infatti, tre casinò su quattro (quelli di Venezia, Sanremo e Saint Vincent) hanno riportato numeri migliori rispetto all’anno precedente. Il Casinò di Saint-Vincent, ad esempio, ha registrato un aumento degli introiti lordi dell’11% rispetto al 2022, mentre quello di Sanremo si avvia ad una nuova stagione tra turismo e nuovi progetti di accoglienza. Per assecondare questa crescita e questo ritorno alla normalità serve adesso una riforma nazionale che possa mettere fine alla frammentazione legislativa presente a livello regionale.

La speranza è che il governo si metta a lavoro su questo fronte al massimo entro la fine del 2024.



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