Gli Inti-Illimani in concerto a Troina l’8 settembre in piazza Giacomo Matteotti

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Tutto pronto per l’arrivo degli Inti-Illimani a Troina che, venerdì 8 settembre prossimo, alle ore 21.30 in piazza Giacomo Matteotti, si esibiranno in concerto con il loro “Imaginación, memoria y futuro”, tributo alla caduta del governo cileno socialista di Salvador Allende, rovesciato nel 1973 dalla dittatura militare di Augusto Pinochet.

Come primo cittadino e come giunta comunale che mi onoro di presiedere – dichiara Alfio Giachino – , siamo lieti di ospitare un gruppo storico come gli Inti-illimani. Siamo contenti che per giorno 8 settembre abbiano accettato la nostra proposta, che da lustro alla nostra comunità. Sarà la loro unica tappa in Sicilia e nell’Italia meridionale e, per noi, è motivo di orgoglio accoglierli nel migliore dei modi, in quanto rappresentanti della buona musica e delle istanze civili e sociali più progressiste”.

La band cilena, in tournée in tutta Europa dal 6 fino al 27 settembre prossimo, riserverà inoltre un doppio appuntamento alla prima capitale normanna di Sicilia, dove giungerà giovedì 7 settembre, alle ore 18.00 alla Torre Capitania di via Conte Ruggero, per un incontro-dibattito tra storia, memoria e musica, moderato dal giornalista Silvano Privitera, in cui si presenteranno alla città, ai fans e ai visitatori attesi da tutta la Sicilia, data la portata storica e internazionale del gruppo, per raccontare la loro esperienza e le loro vicissitudini.

Venerdì 8, con ingresso gratuito, spazio invece alla musica, che concluderà la lunga estate troinese, sulle note di un ampio repertorio che spazia dalla musica sudamericana alla canzone rivoluzionaria.

L’8 settembre – spiega l’assessore agli eventi Salvuccio Siciliano –  non è una data casuale. Infatti, l’11 settembre ricorre il 50° anniversario del golpe cileno e dell’ascesa al potere di Pinochet. Gli Inti-illimani con il nostro paese hanno da sempre avuto un rapporto di rispetto e complicità. Durante il periodo della dittatura cilena e costretti all’ esilio, hanno vissuto in Italia per molti anni. Sono il simbolo del riscatto e della giustizia sociale. Averli a Troina è, per noi, una grande soddisfazione”.



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