Gli studenti capitini manifestano per il trasporto scolastico – VIDEO

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A Capizzi la mattinata del lunedì 2 ottobre è stata tutt’altro che tranquilla. Gli studenti pendolari,  che frequentano le scuole superiori nei comuni vicini, hanno deciso di prendere una posizione forte e visibile per affrontare una situazione di grave disagio che li riguarda direttamente: il trasporto scolastico.

La difficoltà economica che attanaglia Capizzi è diventata tale da rendere necessaria l’introduzione di una tariffa per il trasporto degli studenti. Con un costo giornaliero di 5 euro e dieci centesimi a studente, questa spesa rappresenta un onere significativo per molte famiglie. In particolare, per le famiglie con più di un figlio che frequenta le scuole superiori, questo contributo può rapidamente accumularsi, mettendo a dura prova le finanze familiari.

Ciò che gli studenti richiedono è un tesserino di trasporto finanziato dal comune, che permetta loro di continuare ad usufruire del trasporto in autobus senza che le famiglie debbano sopportare questo costo aggiuntivo.

La questione va al di là di una semplice spesa di trasporto; si tratta di garantire a tutti gli studenti il diritto all’istruzione, un principio che dovrebbe essere sacro e inalienabile. I giovani di Capizzi, che ambiscono ad un futuro migliore attraverso l’educazione, si sentono gravemente penalizzati da questa situazione. La prospettiva di dover affrontare spese aggiuntive per il trasporto scolastico rischia di mettere in pericolo il loro accesso all’istruzione superiore.

In risposta a questa situazione, gli studenti si sono mobilitati in una protesta permanente, annunciando che non andranno a scuola fino a quando la questione del trasporto scolastico non sarà affrontata in modo adeguato. Rivolgono un appello all’assessore al bilancio del comune affinché intervenga per garantire a tutti gli studenti di Capizzi di continuare a frequentare la scuola senza ulteriori ostacoli finanziari.

Ciò che ha ulteriormente alimentato la frustrazione degli studenti è la mancanza di fiducia nelle promesse dell’amministrazione locale riguardo a un possibile rimborso delle spese di trasporto. Gli studenti temono che, anche se venisse promesso un rimborso, potrebbe essere una soluzione temporanea o che potrebbe comportare un carico burocratico eccessivo per le famiglie già in difficoltà.

In un momento in cui l’istruzione è più importante che mai per preparare i giovani al futuro, è fondamentale che i comuni come Capizzi lavorino per rimuovere gli ostacoli finanziari che potrebbero impedire agli studenti di continuare a studiare.

Maria Teresa La Via


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