La CGIL ennese scende in campo contro i tagli del governo Meloni alla sanità provinciale

CGIL Enna Di Vincenzo Malaguarnera Inveninato
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La Cgil ennese punta il dito contro le modifiche al Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr) fatte dal governo Meloni che, secondo quanto accertato dal Sindacato pensionati italiani (Spi)- Cgil della Sicilia, prevede la riduzione di 53 milioni di euro della spesa sanitaria destinata alla messa in sicurezza di alcuni ospedali della provincia di Enna.

Non c’è che dire: un bellissimo regalo di Pasqua alla nostra già martoriata provincia”, commentano con amaro sarcasmo Antonio Malaguarnera, segretario generale provinciale della Cgil, e Alfredo Schilirò, segretario provinciale della Funzione pubblica – Cgil, e Roberto Di Vincenzo, segretario provinciale dello Spi- Cgil.

Quelle modifiche del governo al nazionale al Pnrr comportano una riduzione delle risorse destinate alla Sicilia nella misura di 139 milioni di euro. Non convincono i dirigenti provinciali della Cgil le rassicurazioni del ministro Fitto, che le opere, per le quali erano previsti questi 138 milioni di euro che non ci sono più, si faranno comunque con altre risorse, senza specificare da dove saranno prelevate queste risorse.

Escludono che possano essere quelle degli accordi di programma con la Regione siciliana perché il governo regionale le ha già impegnate per altri interventi con la Delibera della Giunta dell’11 marzo.

Stando così le cose, ”la Cgil ennese – dichiarano i tre dirigenti provinciali – è pronta ad assumere ed a mettere in atto tutte le iniziative per coinvolgere tutta la comunità della nostra Provincia, che ha pagato a caro prezzo scelte politiche sbagliate”.  Fanno inoltre appello ai deputati regionale e nazionale di essere al loro e “fare fronte comune nell’interesse del servizio sanitario e di questo territorio”.

Silvano Privitera



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